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Il territorio del Comune di Stazzema si compone di 17 paesi incastonati tra le Alpi Apuane che compongono il territorio dell’unico Comune interamente montano della Versilia e circondati da una natura rigogliosa che abbraccia questi abitati che conservano il sapore della Versilia che fu.

La storia di questo territorio è scritto nei musi di sassi e nelle bellezze storico-artistiche: ogni paese ha la sua chiesa e la sua piazza : da ciascuna si vede quella del paese vicino in un ideale collegamento tra tutto il territorio, boschi e valli sovrastate dai monti e solcate in basso da ruscelli sempre ricchi d’acque zampillanti. Di particolare attrazione per i turisti sono i diversi borghi che racchiudono diverse perle di grande bellezza come l’antica Pieve di Santa Maria Assunta a Stazzema, il cui impianto originario risale all’Alto Medioevo, con i suoi marmi bianchi e la sua posizione di dominio su tutta la vallata sottostante e la pieve di San Nicolò nel paese di Pruno, il santuario della Madonna del Piastraio, unico santuario della Versilia.

Il territorio di Stazzema è un territorio legato saldamente alle sue radici, che sta conoscendo un nuovo incremento demografico con tanti giovani che scelgono di abitare nelle case dei nonni e degli avi, perché a Stazzema la vita ha ancora una dimensione a misura d’uomo.I boschi, un tempo abbandonati, adesso sono fonti di approvvigionamento di energia e così le acque fresche dei ruscelli, con un equilibrio tra esigenze energetiche e valorizzazione e salvaguardia del territorio. Insomma, la modernità a Stazzema non fa’ rima con consumo del territorio e tantomeno con consumo delle risorse naturali.

Alle bellezze storiche si affiancano quelle naturali come l’Antro del Corchia, il sistema di gallerie carsiche più esteso d’Europa , un vero paradiso per gli speleologi, le cave, i monti come
la Pania, il Forato, il Procinto e tutti gli altri che ogni anno sono meta di visita per decine di migliaia di escursionisti che trovano sul territorio una vasta offerta di percorsi per tutte le possibilità. Un buon numero di ristoranti, Bed and Breakfast e agriturismi danno ai visitatori il regalo della tranquillità a pochi chilometri dal mare di cui sente la benefica influenza, rimanendo lontani dalla confusione delle marine. In estate vi è un pullulare di sagre, eventi, manifestazioni che rendono unico questo territorio in cui è bello vivere e soggiornare.

In passato l'economia di Stazzema, già rinomata in epoca romana quale centro marmifero, è stata prevalentemente incentrata sullo sfruttamento delle risorse del bosco (castagne) e sull'allevamento del bestiame ovino, consentito dagli estesi pascoli alpini. Tra le attività manifatturiere vantava una tradizione secolare la lavorazione del ferro, che nell'Ottocento si concentrava nella fabbricazione delle canne da fucile.

Oggi il perno dell'economia del Comune è costituto dall'industria estrattiva e dalla lavorazione del marmo, cui si dedicano numerose imprese.Oggi il quadro è più complesso e molti cittadini del Comune di Stazzema svolgono la propria attività lavorativa nei Comuni limitrofi della costa. Rimane forte però il legame con il territorio e le tradizioni: negli ultimi anni si sviluppata la proposta progettuale del Comparto Marmifero e della Pietra del Cardoso. L’Amministrazione Comunale ha creduto fortemente, pur nella generale crisi che ha attraversato trasversalmente tutti i livelli produttivi e commerciali del settore lapideo, del suo indotto e della competitività di altri mercati nazionali e internazionali, nella potenzialità offerta dalla “filiera” produttiva che solo in questa zona, nel distretto Apuo - Versiliese, può essere concatenata premiando tutti i segmenti della produzione, dalla Cava alla realizzazione del Prodotto finito, fino alla sua commercializzazione con un marchio che ne attesti le caratteristiche di unicità, qualità ed etica, facendo permanere il prodotto in loco in un processo di filiera corta.

Tale visione è stata premiata con la creazione del Consorzio della Pietra Unica del Cardoso e dell’Asso Pietra di Cardoso, che ha unito diversi imprenditori in un unico progetto, produttivo, economico, di valorizzazione, di impiego di tecnologie e di risorse umane che troveranno sul territorio la loro definitiva e duratura collocazione. Negli ultimi anni si sta sviluppando un fiorente turismo soprattutto estivo legato alla riscoperta del prodotto tipico locale con alcune attività economiche che hanno raggiunto livelli di eccellenza nella proposta enogastronomica.

La tragica alluvione del 1996 ha imposto al Comune di Stazzema un ripensamento delle politiche energetiche e ambientali: ciò ha portato alla messa in sicurezza del territorio, prevenendo un rischio spopolamento che la mancanza di tali scelte avrebbe comportato. Strategica negli ultimi anni è stata la creazione di un Consorzio Forestale per il recupero, lo sfoltimento e la coltivazione del bosco, che alimentano oggi l’impianto di teleriscaldamento a cippato di legna vergine che soddisfa i bisogni energetici dei due Paesi dello stazzemese. Il basso impatto delle emissioni e la nuova attenzione verso il bosco garantiscono la salvaguardia dell’ambiente e una efficace prevenzione per nuove emergenze di protezione civile grazie all’alleggerimento dei fronti montani e sovrastanti la viabilità. Esiste ancora una agricoltura di nicchia, che è ampiamente praticata sul territorio non più a livello economico. Esiste un prodotto certificato DECO il pastinocello che è tipico dello stazzemese, la cui produzione è però limitata.