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Colline, borghi, pianura, olivi, lago…sono alcune tessere che compongono il suggestivo mosaico del territorio del Comune di Massarosa. La molteplicità dei paesaggi rende questo luogo unico nel suo genere in tutta la Versilia. Di questa peculiarità si erano già accorti gli antichi abitanti e i viaggiatori di passaggio, che in tutto il territorio di Massarosa hanno lasciato importanti testimonianze. A Massaciuccoli, in particolare, piccola perla nascosta nel folto degli olivi che si rivela allo sguardo dopo un percorso lungo il lago, il popolamento risale a prima dell’occupazione romana, segno tangibile dell’indiscutibile attrattiva che il luogo esercita da tempo immemorabile.

Il momento di maggior fortuna di questo piccolo insediamento è in epoca romana, ed è probabilmente da ricondurre alla sua collocazione geografica, che lo vede felicemente adagiato sulle rive dell’omonimo Lago, in un ambiente dal clima particolarmente dolce.Oggi località appartata, Massaciuccoli è stata infatti un centro rilevante della Versilia romana. Vie di comunicazione di terra e d’acqua la univano a Pisa, Lucca, Luni e agli approdi della costa tra Arno e Magra. Frequentata già dagli Etruschi ( insediamento di San Rocchino ), in età romana Massaciuccoli è scelta per la costruzione di edifici prestigiosi che sfruttano lo splendido paesaggio naturale offerto dalle colline, dal lago e, in lontananza, dal mare.

I monumentali resti di questi edifici compongono oggi l’Area Archeologica “Massaciuccoli Romana”. L’edificio noto per il mosaico con animali fantastici, lungo via Pietra a Padule, è visibile sotto una nuova struttura espositiva e nell’adiacente cantiere di scavo, dove le ricerche archeologiche continuano. A mezza costa sorge la scenografica villa dei Venuleii le cui vestigia si possono ammirare salendo al piazzale della Pieve di San Lorenzo; la salita ai resti della villa è oggi resa più agevole e suggestiva da un nuovo sentiero lastricato ed opportunamente illuminato.

A lungo Massaciuccoli è stata identificata con la stazione di posta denominata Fosse Papiriane nella Tabula Peutingeriana (una copia medievale di uno stradario di età romana). La stazione sarebbe sorta lungo la via Emilia, costruita dal console Emilio Scauro alla fine del II secolo a.C., nell’ipotesi che questa importante arteria fosse la strada alla base delle colline.Oggi tuttavia c’è chi ritiene che la via Emilia debba essere riconosciuta nella strada litoranea: in questo caso la stazione di Fosse Papiriane deve essere localizzata nel retroterra di Viareggio, dove sono emerse grandi quantità di reperti ceramici di età romana, e per Massaciuccoli resterebbe ancora da trovare l’antica denominazione.

A partire dal 2006, nel corso degli anni è stata progressivamente aperta un’area di scavo di oltre 600mq, articolata in numerosi ambienti da murature ancora eccezionalmente conservate.Il progetto di scavo archeologico del settore settentrionale dell’edificio con mosaico affronta per la prima volta l’indagine stratigrafica su una vasta area della Massaciuccoli romana e mira a comprendere la definizione spaziale e funzionale, nonché le diverse fasi di vita, di questo complesso edilizio fondato agli inizi del I sec. d.C.
Lo scavo è realizzato da un’equipe di archeologi professionisti, sotto la direzione scientifica della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, che attraverso la documentazione di tutte le tracce conservate e i reperti materiali raccolti, sta ricostruendo la storia del sito e dei suoi abitanti.

In un connubio straordinario e inscindibile, i resti di costruzioni romane dell’Area Archeologica si inseriscono nel più ampio contesto del Parco Naturale di Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli. L’area del lago di Massaciuccoli, che conserva intatta la sua naturale e selvaggia bellezza, è la più grande zona umida della Toscana; tra le più rinomate località italiane di interesse ornitologico fin dal secolo scorso, quando il maestro Giacomo Puccini prendeva parte a grandi battute di caccia alla folaga e alle anatre, oggi la sponda orientale del lago, di pertinenza massarosese, è un habitat ideale per la sopravvivenza di rare specie vegetali, oltre che una grande oasi naturale per il birdwatching, con più di 260 specie di uccelli censite e protette. L’Oasi, gestita dalla LIPU in convenzione con L’Ente Parco, è visitabile percorrendo un sistema di camminamenti a palafitta che attraversano la palude e consentono di osservare da vicino gli ambienti più caratteristici del lago.

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