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Seravezza, in Provincia di Lucca, è un Comune della Versilia incastonato, come una gemma, nelle rocce imponenti delle sue alte montagne, e si presenta con un territorio dall'orografia variegata, complessa ed affascinante, che costituisce l'ideale anello di congiunzione tra le asperità montane delle Alpi Apuane e la stretta pianura costiera dove insistono le note località balneari versiliesi.
E' uno di quei luoghi rari ed eccezionali dove, nel breve volgere di pochi chilometri, si può salire dal livello zero del mare fino quasi a toccare i 1589 metri di altitudine del Monte Altissimo.
 
Il territorio infatti (con un'estensione Kmq 39,37 per una popolazione di 13.369 al luglio 2008) è composto da una vasta zona montana, per gran parte inserita nel Parco Regionale delle Alpi Apuane, caratterizzata da vertiginose pareti, dalla presenza delle famosissime cave di marmo, da freschi boschi di castagni e da limpidi ruscelli; da una zona collinare dove sono presenti le frazioni di Cerreta San Nicola, Fabbiano, Giustagnana, Minazzana, Basati, Cerreta Sant'Antonio e Azzano; da una stretta fascia di fondovalle con i paesi di Riomagno, Malbacco, Corvaia e Ruosina; da una zona pianeggiante, ricca di oliveti e di aree di aperta campagna, dove sono situati i centri urbani di Ripa, Pozzi e Querceta.

Il Capoluogo - Seravezza - è una tranquilla ed esclusiva cittadina di fondo valle, storicamente posta a guardia dell'unica via di comunicazione tra la Garfagnana e la marina. Nel centro cittadino di Seravezza nasce, dalla confluenza dei torrenti Serra e Vezza, il fiume Versilia.

Le prime notizie storicamente documentabili su Seravezza risalgono al 1040, anche se le tracce della presenza dell’uomo sulle Alpi Apuane sono antichissime (risalgono al Paleolitico Medio). In questi luoghi si susseguirono le civiltà dei Liguri Apuani, degli Etruschi e dei Romani. Proprio a questi ultimi si devono numerose opere: in primo luogo la razionalizzazione territoriale resa attraverso la centuriazione, poi le bonifiche territoriali che permisero l’ottimizzazione della viabilità e dell’agricoltura (da ricordare l’introduzione dell’olivo e della vite) e lo sfruttamento delle risorse minerarie del ferro, del piombo e dell’argento, nonché l’attività estrattiva del marmo.
Nel V secolo dopo Cristo, poi, assistiamo alle invasioni barbariche e, in particolare, alla calata dei Longobardi che si stabilirono nell’area delle Alpi Apuane. Lo stesso nome “Seravezza” sembra derivare da un toponimo del periodo longobardo (Sala Vetitia: centro scambi commerciali), ma quella a proposito dell’origine del nome è una questione ancora oggi molto dibattuta.
La storia di Seravezza in epoca medievale, invece, è caratterizzata dalle vicende dei nobili di Corvaia e Vallecchia, i Toparchi, e dalle persecuzioni attuate contro di essi dal Comune di Lucca. Al 1515 risale il primo atto autentico del Comune di Seravezza: è, questo, l’anno in cui la città offre a Firenze il Monte Ceragiola e l’Altissimo: “… in quibus dicitur esse cava et minera pro marmoribus cavandis”. La dipendenza dallo Stato Fiorentino ha conseguenze positive per Seravezza che viene eletta sede della residenza estiva della famiglia de’ Medici. Non solo: accanto alle numerose fabbriche di ferro o “magone’”che lavorano le vene di minerali presenti in gran quantità, inizia lo sfruttamento intensivo delle cave di marmo che divengono meta di famosi scultori alla ricerca del prezioso statuario. Nel 1518 lo stesso Michelangelo Buonarroti viene a Seravezza per scegliere il marmo da utilizzare per la realizzazione delle statue commissionategli da Papa Leone X. A questo periodo risale la costruzione del Palazzo Mediceo per volontà di Cosimo I dei Medici, Duca di Firenze e la strada che dalle cave conduce in marina, conosciuta ancora oggi come Via di Michelangelo.

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Due bruschi arresti dell’attività estrattiva si registrano in corrispondenza dei periodi di belligeranza per le Guerre Mondiali e la posizione strategica di Seravezza è riaffermata tragicamente proprio durante la II Guerra Mondiale, quando il paese vede per nove mesi la permanenza del fronte sulla Linea Gotica che causa lutti e rovine e la distruzione di interi villaggi, di opere pubbliche e di opifici industriali. La ricostruzione, grazie all’impegno e alla capacità della gente locale, è stata rapida e completa.

Nonostante il paesaggio del Comune di Seravezza sia caratterizzato da questa estrema varietà ambientale, tutta la zona è in ogni caso contraddistinta dall'imponente e radicata presenza del marmo: i bacini marmiferi della Ceragiola, della Cappella, di Trambiserra e del Monte Altissimo producono infatti marmi bianchi, bardigli, arabescati e brecce le cui caratteristiche uniche li hanno resi famosi nel mondo.
 
Il Comune di Seravezza basa infatti, ancora oggi, gran parte della propria economia sull'estrazione, la lavorazione ed il commercio del marmo. Su tutto il territorio sono numerose le industrie collegate a tale attività, prime tra tutte quelle produttrici di macchinari per la lavorazione del marmo. Negli ultimi anni si è però avuto grande impulso e forte crescita anche nel settore commerciale e nel terziario. Lo sviluppo ed il rafforzamento di una peculiare industria turistica rappresenta la scommessa fondamentale del futuro prossimo del Comune, grazie alla valorizzazione e promozione delle vocazioni ambientali, storiche, culturali ed artistiche del territorio nonché dei prodotti tipici e delle tradizioni locali.

Oggi Seravezza è facilmente raggiungibile dall'autostrada "A12" (Uscita Casello Versilia), dalla rete ferroviaria Pisa-Genova (Stazione di Forte dei Marmi-Seravezza-Querceta) e da un'ottima rete di comunicazione stradale che la collega con i più importanti centri circostanti.
Il territorio del Comune confina a Nord-Est con Stazzema, a Sud-Est con Pietrasanta, a Ovest con Forte dei Marmi. Il Capoluogo dista 7 Km da Forte dei Marmi, 3 km da Pietrasanta e 12 km da Stazzema, con le quali è collegata a mezzo linee di autobus. Il Comune di Seravezza è attraversato dalla strada provinciale che dalla marina sale verso le Apuane per poi arrivare fino a Castelnuovo Garfagnana. Da Seravezza partono inoltre vari sentieri che permettono interessanti escursioni sulle Alpi circostanti.