cave

Ho fatto una coperta di tre teli :

di quelle che abbiam visto stese al sole,
sui poggi di Capriglia e sui filari,
sulle nostre pendie, prima del pianto.
Ho fatto una coperta di tre teli
e l'ho sfilecciata da tre parti:
le ho fatto le pennacchie con i nodi,
le ho fatto l'orlo dove si rimbocca.
E' grande: è per un letto d'Apuani
per uno di quei letti accosto al muro,
dove ci sta l'immagin di Maria
l'olivo benedetto e gli abitini
e le storie dei Santi in poesia.
E' grande ed ha i colori di Versilia.
ha il piripò dei nostri ravaneti
ed ha abite dei nostri oliveti.
E' grande: è per un letto d'Apuani,
letto gigante con il saccon di foglie,
col saccone che brontola la notte
perchè stiano lontani i baffardelli.
E' grande: è un letto d'Apuani,
che dormon nudi con la lor mogliera
( e la demonia sta fra tutti e due
accovaciata per la tentazione).
E' grande: è per coprire anco la madia
del carro, e per le dodici bigoncie:
porta i colori della nostra fede:
la stenderemo al nostro davanzale
quando passerà il Cristo co' i Ladroni.
servirà per i bozzoli da seme,
per appassire l'uva e pel granturco:
piegata in quattro farà lievitare
 il pane di grano: e forse scalderà
le nostra ossa dentro il cataletto".

E.Pea La ballata della coperta versiliese.
In "Versilia", anno III, N.110, del 18 gennaio 1913