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L'elemento più caratteristico
del territorio di Montignoso è rappresentato dal castello Aghinolfi, uno dei più antichi manieri italiani, le cui origini si perdono nel lontano medioevo. Le prime notizie risalgono infatti all’anno 753, quando Astolfo, re dei Longobardi, dona al cognato Anselmo, fondatore e primo abate dell’Abbazia di Nonantola (MO), un oliveto posto nelle vicinanze del Castello Aghinolfi, il cui olio doveva servire a mantenere i lumi nella Chiesa.

Con l’avvento dei Longobardi (586) il castello di
Montignoso, precedentemente chiamato “Uffi”, che con l’analogo castello “Surianum” di Filattiera costituì il baluardo sulla strada di Roma contro l’invasione Longobarda, ampliato e riadattato divenne il castello Longobardo di Agilulfo, parte integrante del territorio e delle fortificazioni lucchesi.

Nel Castello, da quel momento conosciuto come “Aghinolfi” pare sia stata anche custodita parte del tesoro della corona e che vi abbiano soggiornato lo stesso re Agilulfo, la regina Teodolinda e il Papa Gregorio “Magno”.



188_8891Sicuramente il Castello, o Fortezza, come gli abitanti di Montignoso preferiscono chiamarlo, è sempre stato un punto di riferimento essenziale in quanto rappresentava un baluardo sicuro a protezione delle piccole borgate poste lungo il Canale di Montignoso. La vicinanza con il mare, accentuata dalla presenza del lago costiero di porta , ed il controllo diretto della sottostante via Francigena, attribuiscono al castello un eccezionale ruolo strategico e quindi oggetto di contesa per molti secoli.

Tra il 1997 e il 2001 è stato oggetto di restauro e di ricerche archeologiche; sono musealizzate, all’interno del mastio ottagonale le vicende storiche del complesso monumentale.

La fortificazione, delimitata da un’ampia cinta muraria post-medievale, presenta una complessa articolazione interna costituita da un’area residenziale, il vecchio borgo, e da un’area più
propriamente militare caratterizzata dalla presenza del mastio. Sia la struttura centrale che la recinzione esterna, distrutte sia dalla guerra che dall’usura del tempo sono state restaurate negli ultimi anni, a seguito di diverse progettazioni che li ha riportati alla struttura originale.


La strada panoramica, "la Via dell'Arte", che da Montignoso conduce a Strettoia, attraversa l’intera collina sulla quale sorge il Castello Aghinolfi dominando la sottostante area caratterizzata dall'alveo del Lago di Porta. Tra il lago e le rupi di porta, in epoca medioevale, sorsero diversi edifici, tra cui la chiesina di S. Maria e l’Albergo-Osteria di Porta che dava ospitalità a viandanti e pellegrini e la fortificazione medicea di Porta di Beltrame, nel limitrofo Comune di Pietrasanta in evidente stato di degrado.

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                                                                Veduta dal Castello Aghinolfi della costa della Versilia  sulla sinistra l'alveo del lago di Porta 

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