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Dalle grotte preistoriche alle statue steli, dai Liguri apuani ai castelli medievali.....
 
Il territorio del Comune di Fivizzano ha visto nel corso dei secoli la presenza di numerosi insediamenti umani che fin dalla preistoria hanno lasciato tracce e vestigia più o meno consistenti della loro presenza inserite in un contesto paesaggistico unico protetto dalle alte cime delle Apuane.
   
Collocato all’interno del più esteso Parco culturale delle Grotte di Equi Terme, il Museo omonimo prevede un percorso di approfondimento con strumenti audiovisivi naturalistici e storici sull’area. Si tratta di una esposizione didattica ospitata in un mulino del ‘400 ove sono documentati gli aspetti del paleo ambiente e dell’ambiente attuale nel sito geografico delle Alpi Apuane. Vengono definiti la morfologia del territorio, il fenomeno carsico, l’azione naturale e i caratteri delle quattro differenti acque presenti (solforosa, salata, nera, dolce), la flora, la fauna e le ricerche naturalistiche ed archeologiche dal 700 ad oggi. Viene documentata la presenza umana ed il successivo insediamento nella preistoria (paleolitico) e nell’età del rame, fasi in cui la Tecchia, una delle principali cavità preistoriche della Toscana,è stata utilizzata in più momenti dall’uomo. Si racconta come nelle viscere della terra si è svolta la lotta per la sopravvivenza fra l’Uomo di Neanderthal e l’Ursus spelaeus (l’orso delle caverne) fino a giungere alla presenza, nell’età del rame, di gruppi di pastori venuti ad insediarsi nella zona per la grande presenza di sale e di giacimenti minerari.

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Nel 1905 avvenne a Pontevecchio, nel Comune di Fivizzano e precisamente in località Bocciari il ritrovamento più copioso di numero nove statue stele. La scoperta avvenne da parte di un contadino che stava dissodando un pianoro per ridurlo a coltura. La particolarità subito rivelata fu che erano posizionate in fila, in ordine di altezza, e con la faccia rivolta verso l'est, verso il sole o comunque verso il Monte Sagro. Le statue stele di Pontevecchio sono classificate fra le più vecchie e quindi del "Gruppo A".

La successiva presenza dei Liguri Apuani occupò i rilievi montani e le favorevoli posizioni di fondovalle, dove nel tempo i nuovi coloni romani si insediarono fino alla caduta dell'Impero. Nei secoli dell'Alto Medioevo gli antichi castellari liguri ritornarono ad essere punti di riferimento nella difesa del territorio, e presubilmente diedero vita ai castelli e borghi fortificati che ancora oggi  caratterizzano il paesaggio della Lunigiana come il Castello dell'Aquila a Gragnola.

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