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Il territorio del comune di Camaiore ha da sempre visto la presenza di insediamenti umani che si sono sovrapposti fin dall'epoca preistorica fino ai nostri giorni. La Valle di Camaiore rappresenta infatti un fondamentale punto di passaggio che metteva in comunicazione il mare con la montagna e con l'entroterra lucchese.

La stratificazione storica permette di individuare numerosi riferimenti dai primi insediamenti paleolitici, ai liguri apuani, etruschi, romani, longobardi fino ad arrivare alle vestigia dei borghi fortificati distrutti dai Lucchesi nella "guerra delle sette Castella" che videro poi la nascita dell'attuale città.
A testimonianza di quest'ultima fase restano intatte le vestigia del Borgo medievale di Montecastrese.


CRONOLOGIA STORICA


CAMAIORE PREISTORIA

Buca del tasso
La prima presenza umana nel territorio di Camaiore è attestata dal ritrovamento di un femore di un bambino neanderthaliano venuto alla luce nella Buca del Tasso, cavità posta a poca distanza dal borgo di Metato. Si fa risalire a circa 40000 anni da oggi.

Grotta all’Onda

Ampia grotta che si apre sotto il Monte Matanna a 710 metri di altitudine. Ha restituito numerosi reperti che documentano una sequenza cronologica che spazia da 40000 anni fa fino all’età etrusca.

Buca del Corno
Si trova a poca distanza dalla Chiesa romanica di San Jacopo, al Passo del Lucese (frazione di Fibbiano). Scoperta nel 1978 dal Gruppo Archeologico Camaiore, è stata oggetto di alcune campagne di scavo da parte del Museo Archeologico ed ha restituito una sepoltura collettiva dell’età del Rame con un importante corredo funebre: pugnali in rame e diverse collane.

Grotta di Penna Buia (Casoli), Grotticelle delle Pianacce (Montecastrese – Lombrici), Grotta del Tambugione (Metato), Grotta del Tanaccio (Casoli)
In queste cavità naturali sono venute alla luce sepolture dell’età del Rame con corredo funebre.

Villaggio dell’Età del Bronzo di Candalla (lungo il torrente lombricese)
 Era costituito da una serie di ripari, scoperti dal Gruppo Archeologico Camaiore, (Riparo della Roberta, Riparo Santini, Riparo Grande, Riparo Castiglioni e Riparo del Lauro) sui quali vennero addossate capanne costruite con l’argilla pressata. Degli scavi archeologici effettuati dal Museo Blanc di Viareggio, sono emersi numerosissimi frammenti di vasi e altri oggetti ornamentali. Trattasi di uno dei siti più importanti dell’età del Bronzo della Toscana nord-occidentale.

I SITI ETRUSCHI

Fattoria romana dell’Acquarella – Capezzano

Sotto lo strato di occupazione romana è stato individuato un complesso etrusco databile tra il VII e il IV secolo A.C.

Villa Mansi – Capezzano
Ritrovamento in un vigneto di una sepoltura di epoca etrusca.

Località La Serra
Nella necropoli ligure-apuana si rinvenne un cippo a clava del IV secolo A. C.Località MarignanaIl Gruppo Archeologico di Camaiore ha rinvenuto reperti risalenti al periodo di occupazione etrusca, risalenti dal VII al IV sec. a.C.

LIGURI APUANI

Località Pianacce (Campallorzo)
Segnalato dal Gruppo Archeologico, ha restituito frammenti di anfore romane appartenute alle popolazioni dei Liguri Apuani e databili al III-II secolo A.C.

Località Castellaccio e Rondinaio (Lucese – Fibbiano)
Sulle alture del Rondinaio e Castellaccio (700 e 600 metri di altitudine) il Gruppo Archeologico Camaiore ha rinvenuto le tracce di siti che attestano la continua presenza dei Liguri Apuani.

Località La Serra (Vado)
In una cava di argilla, nel 1956 si rinvennero alcune tombe facenti parte di una più vasta necropoli con tombe a cassetta dei Liguri-Apuani (IV secolo A.C.).

ETA’ ROMANA

Fattoria Romana dell’Acquarella
La scoperta risale agli anni ’90, dagli scavi emersero i resti di un complesso agricolo di età imperiale, dotato di spazio per la frangitura delle olive e vari annessi per la produzione dell’olio. Una delle più importanti fattorie ritrovate in Toscana. Essa ha restituito una quantità notevole di reperti e si è potuto ricostruirne la planimetria.

ALTOMEDIOEVO

 Si può confermare la presenza dei Longobardi e i Franchi nel territorio di Camaiore, oltre che dalla copiosa documentazione archivistica, anche dalla presenza materiale delle diverse chiese romaniche databili tra l’VIII e il X secolo. Tra queste merita particolare importanza il complesso Monumentale della Badia di S. Pietro di Camaiore, citato nell’anno 761, e i ruderi della chiesetta nei pressi di San Michele in Piazza Diaz, datata tra l’VIII e il VII secolo che la porta ad essere, al momento, la più antica chiesa della Versilia. Grazie ad una pergamena vescovile sappiamo che nel 984 nel territorio camaiorese esistevano diversi piccoli villaggi compresi nel piviere della Pieve di Camaiore e alla quale dovevano corrispondere la decima parte dei loro raccolti. Facevano parte del piviere camaiorese Montemagno, Nocchi, Casoli, Campo Maiore (Camaiore), Misciano e Corsanico, oggi identificabili con gli omonimi centri abitati. A questi dobbiamo aggiungere Mozzatico e Traversaria, scomparsi nel XIV secolo.

LA VIA FRANCIGENA

L'importante arteria stradale europea, denominata via Francigena o Romea, attraversava Camaiore da est ad ovest, collegando Lucca con Luni. Di questa direttrice si ha prova dal diario dell'arcivescovo di Canterbury, Sigeric, che annotò nel suo diario le soste effettuate durante il suo lungo viaggio dalla sede episcopale romana. Nella preziosa pergamena si trova citata quale XXVII tappa la località di “Campmaior”, che senza dubbio si può far corrispondere all'attuale centro di Camaiore. Su questa antica strada si trovavano, seguendo il tratto camaiorese, gli ospizi per i pellegrini di San Martino a Valpromaro, San Michele a Montemagno e San Vincenzo e San Michele.

BASSOMEDIOEVO

Si evidenzia la presenza di numerose fortificazioni erette dai discendenti di famiglie feudali di origini longobarde (Corvaia e Vallecchia, Montemagnesi e i Bozzano), sulle alture di Camaiore: Montecastrese, Montebello, Monteggiori, Greppolungo, Monte Penna, Peralla, Montemagno, Gombitelli, Fibbialla, Albiano e Orbicciano oltre al castello di Rotaio costruito per mano lucchese. Per la maggior parte trattasi di villaggi fortificati alcuni dei quali notevolmente popolati. Furono distrutti intorno al 1225 dal Comune di Lucca. Dopo l'esodo forzato degli abitanti dei castellli occupati e in parte demoliti dai lucchesi, si fece ampliare il borgo di Camaiore e fondare ex novo il vicino centro di Pietrasanta. Questi due importanti centri rappresentarono il fulcro vitale della Versilia e successivamente vennero racchiusi in possenti mura castellane. Con decreto lucchese dell'anno 1374, si approvò l'erezione della mura di Camaiore, un complesso fortificato dotato di 13 torri ed una rocca costruite all'interno di un'ampia cerchia murararia avente un perimetro di metri 1470 ed alta poco più di 9 metri. Oltre alla porta Lombricese i residui delle antiche mura si scorgono per breve tratto sulla via delle Muretta.