L'Arte dell'abitare in Toscana: forme e modelli della residenza fra città e campagna
Un tema d’intramontabile fascino e di grande interesse, al quale risulta intestata un’ampia produzione bibliografica. Che, tuttavia, generalmente segue impostazioni ‘monografiche’ - vuoi circoscritte ad un periodo storico (le ville del Rinascimento, ad esempio), vuoi ad uno specifico ambito territoriale(le ‘celebrate’ ville della Lucchesia, i ‘rinomati’ palazzi di Firenze) - o classificatorie, rubricate in modo seducente quanto trasversale alle residenze storiche della Regione. Ma è possibile individuare i caratteri stilistici che distinguono le dimore private di ciascun ambito provinciale? È possibile, per ciascun sotto-sistema territoriale, riconoscere il particolare ‘momento’ in cui il palazzo e la villa fanno il loro ingresso nella scena urbana o si insediano contado in modo prepotente, evidente e innovativo rispetto alle locali tradizioni edificatorie? O si radicano stabilmente in quel contesto determinandone un profondo ripensamento delle peculiarità storico artistiche? E a seguito di quali fattori culturali, socio-economici e finanche politici?
Anziché presentare un asettico repertorio di edifici o limitare l’indagine a un solo periodo artistico, il volume vaglia l’intero territorio regionale in un arco di tempo che abbraccia oltre quattro secoli, dall’Umanesimo al Romanticismo, evidenziando quei fenomeni peculiari che hanno motivato vuoi una fondazione urbanistica, vuoi un forte rinnovamento edilizio, vuoi un complesso di interventi puntuali ma tipologicamente o formalmente omogenei, tali da determinare un carattere architettonico eminente o fortemente identificativo di un sotto-sistema territoriale.
Procedendo da nord a sud, quasi a ripercorrere le tappe di un immaginario Grand Tour, viene così a delinearsi una ‘galleria’ di affondi critici, una panoramica distribuita in ventisei contributi – sui palazzi e sulle ville di ciascuna provincia, più specifici ‘focus’ sui centri minori, sulle torri e sui castelli – attraverso i quali sono illustrati i differenti processi di formazione e sviluppo del patrimonio architettonico privato toscano. Processi che, seppur autonomi, presentano strette interrelazioni fra loro e con quanto messo a punto nei principali centri di elaborazione artistica, manifestandosi sotto forma di anticipazioni e ritardi, derivazioni e sviluppi, cieche affiliazioni, sguardi esterofili, innesti fra ‘avanguardie’ e tradizioni locali. In questo modo i singoli edifici, anziché comparire quali esempi isolati, acquistano rilevanza e significato anche per il loro appartenere a un fenomeno (storico, sociale, culturale, di politica territoriale) di più ampio respiro.
Al lettore non si offre, quindi, un catalogo esaustivo della vastissima produzione edificatoria residenziale, ma una serie di linee guida e di ‘ritratti’ fotografici attraverso i quali ciascuno possa scorgere una ‘trama’ a cui poter ricondurre la storia 'dell’arte dell’abitare' della Regione e, col tempo, unendovi la propria passione, curiosità, conoscenza, utile a delineare le tappe di un rinnovato viaggio in Toscana.