Servizi    Ambiente ed Energie rinnovabili

Ambiente ed Energie rinnovabili


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L'adesione alla rete associativa di Città Infinite da parte del Comune di Capannori rappresenta la possibilità di interagire con Amministrazione che e' diventata un punto di riferimento nel panorama delle politiche ambientali a livello nazionale, e permettere di coinvolgere gli altri Comuni appartenenti alla rete Città Infinite nella condivisione di buone pratiche per uno sviluppo sostenibile del territorio.

Capannori è stato il primo Comune d'Italia che, nel 2007, ha aderito alla rete internazionale dei Rifiuti Zero per l'abbattimento dei rifiuti entro il 2020 ed e' un caposaldo nella raccolta "porta a porta", servizio avviato nel 2005 e che dal 2010 raggiunge tutto il territorio.Per raggiungere questo obiettivo, oltre alla raccolta differenziata domiciliare, sono già stati avviati tredici progetti per la riduzione dei rifiuti:

Inoltre, il Comune di Capannori ha avviato un progetto "Passi concreti verso Rifiuti Zero" che si basa sulla costituzione di un CENTRO DI RICERCA E RIPROGETTAZIONE RIFIUTI ZERO che sviluppa un lavoro di analisi del rifiuto residuo del Comune. Esso ha lo scopo essenziale di individuare la tipologia di materiali, di oggetti e/o items ancora presenti nel rifiuto a valle di RD che nel Comune raggiungono circa il 74% di resa; intervenendo non solo nel livelli di intercettazione dei materiali oggetto di RD, ma anche nella riprogettazione industriale dei prodotti che allo stato attuale non sono nè riciclabili e/o compostabili o che lo sono con difficoltà.


10 passi rifiuti Zero

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separazione alla fonte: organizzare la raccolta differenziata. La gestione dei rifiuti non e' un problema tecnologico, ma organizzativo, dove il valore aggiunto non e' quindi la tecnologia, ma il coinvolgimento della comunità chiamata a collaborare in un passaggio chiave per attuare la sostenibilità ambientale.

2. raccolta porta a porta: organizzare una raccolta differenziata "porta a porta", che appare l'unico sistema efficace di RD in grado di raggiungere in poco tempo e su larga scala quote percentuali superiori al 70%. Quattro contenitori per organico, carta, multi materiale e residuo, il cui ritiro e' previsto secondo un calendario settimanale prestabilito.

3. compostaggio: realizzazione di un impianto di compostaggio da prevedere prevalentemente in aree rurali e quindi vicine ai luoghi di utilizzo da parte degli agricoltori.

4. riciclaggio: realizzazione di piattaforme impiantistiche per il riciclaggio e il recupero dei materiali, finalizzato al reinserimento nella filiera produttiva.

5. riduzione dei rifiuti: diffusione del compostaggio domestico, sostituzione delle stoviglie e bottiglie in plastica, utilizzo dell'acqua del rubinetto (più sana e controllata di quella in bottiglia), utilizzo dei pannolini lavabili, acquisto alla spina di latte, bevande, detergenti, prodotti alimentari, sostituzione degli shoppers in plastica con sporte riutilizzabili.

6. riuso e riparazione: realizzazione di centri per la riparazione, il riuso e la decostruzione degli edifici, in cui beni durevoli, mobili, vestiti, infissi, sanitari, elettrodomestici, vengono riparati, riutilizzati e venduti. Questa tipologia di materiali, che costituisce circa il 3% del totale degli scarti, riveste però un grande valore economico, che può arricchire le imprese locali, con un'ottima resa occupazionale dimostrata da molte esperienze in Nord America e in Australia.

7. tariffazione puntuale: introduzione di sistemi di tariffazione che facciano pagare le utenze sulla base della produzione effettiva di rifiuti non riciclabili da raccogliere. Questo meccanismo premia il comportamento virtuoso dei cittadini e li incoraggia ad acquisti piu' consapevoli.

8. recupero dei rifiuti: realizzazione di un impianto di recupero e selezione dei rifiuti, in modo da recuperare altri materiali riciclabili sfuggiti alla RD, impedire che rifiuti tossici possano essere inviati nella discarica pubblica transitoria e stabilizzare la frazione organica residua.

9. centro di ricerca e riprogettazione: chiusura del ciclo e analisi del residuo a valle di RD, recupero, riutilizzo, riparazione, riciclaggio, finalizzata alla riprogettazione industriale degli oggetti non riciclabili, e alla fornitura di un feedback alle imprese (realizzando la Responsabilità Estesa del Produttore) e alla promozione di buone pratiche di acquisto, produzione e consumo.

10. azzeramento rifiuti: raggiungimento entro il 2020 dell' azzeramento dei rifiuti, ricordando che la strategia Rifiuti Zero si situa oltre il riciclaggio. In questo modo Rifiuti Zero, innescato dal "trampolino" del porta a porta, diviene a sua volta "trampolino" per un vasto percorso di sostenibilità, che in modo concreto ci permette di mettere a segno scelte a difesa del pianeta.


logo_acerNasce a Pisa, l'Associazione Certificatori Energetici Energy manager Regione Toscana (ACEER Toscana), l'idea è maturata durante la tre giorni di ENERGIA 2010, promossa dall'ACEER Emilia Romagna e dall'incontro di più soggetti provenienti da vari settori, ma accomunati dall'intento di divulgare "una coscienza energetica", promuovere l'utilizzo delle fonti rinnovabili, il risparmio energetico e dell'uso razionale dell'energia. Nello specifico si vuole dare gambe finalmente all'applicazione del regolamento regionale sulla certificazione energetica degli edifici recentemente approvato dalla Giunta.

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