L’ambiente costruito rappresenta una testimonianza della civiltà dell’uomo e l’intera città può essere considerata una grande architettura collettiva alla stregua di un bene culturale da qualificare e tutelare. Le molte storie leggibili in un tessuto urbano offrono le tracce per riscoprire le idee che ne hanno determinata l’origine, la trasformazione e l’evoluzione nel corso dei secoli legando indissolubilmente la città storica a quella contemporanea.
L’accostamento e la saldatura tra antico e nuovo costituiscono una realtà positiva su cui stabilire rinnovate relazioni tra architettura, urbanistica e altre discipline, coinvolgendo figure del progetto attente e sensibili nell’ascoltare l’esistente e nel proporre aggiornate chiavi di lettura e funzioni. La città ereditata, da salvaguardare e rivitalizzare, non può essere un ostacolo alla modernità, ma una risorsa per riqualificare la stessa città contemporanea e valorizzarne i sui caratteri identitari.
Il progetto è un atto fondamentale per ridefinire e ricomporre relazioni perdute, per elaborare ‘altre’ strategie oltre la tutela passiva e nuove forme di comunicazione, ma perché tutto questo possa tradursi in azioni non può prescindere dai problemi legati alla fattibilità economica, sociale e politica secondo una visione generale che vinca resistenze e sfasature, in stretta collaborazione con le realtà che già operano sul territorio.
Per queste ragioni Città Infinite ha creato un Comitato Tecnico “Progettazione Città Infinite” chiamato ad affrontare la complessità delle relazioni che la parola progettazione richiama, individuare delle linee guida e contribuire operativamente alla loro realizzazione tramite iniziative e progetti specifici.
Il Comitato si avvale della consulenza tecnico scientifica di qualificati Enti pubblici e privati, professionisti, personalità del mondo accademico e culturale, e di imprese del settore operative su tutto il territorio italiano.