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Łużna è un comune rurale polacco del distretto di Gorlice, nel voivodato della Piccola Polonia.
Ricopre una superficie di 56,24 km² e nel 2004 contava 8.153 abitanti. È gemellato, dal 2008, con il Comune di Massarosa.


Rassegna fotografica del distretto di Gorlice

Trzcinica - Karpacka Troja Trzcinica - La Troia dei Carpazi.

09 Karpacka Troja

Il vecchio insediamento aiuta a scoprire la storia di questa misteriosa collina situata nell'area del fiume Ropa. Grazie alla ricostruzione virtuale del passato è possibile rivivere la storia della civiltà nei territori del sud polacco, dalla prima età del Bronzo al Medioevo.



"Skansen Wsi Pogórzańskiej" - Il museo etnografico di Pogórze.

Il museo porta il nome di un famoso ricercatore etnografico prof. Roman Reinfuss a Szymbark ed è la filiale del Museo Dwory Karwacjanów i Gładyszów a Gorlicach.

26 Skansen wsi Pogorzanskiej

Presenta la cultura rurale poco conosciuta degli abitanti di Pogórze di Gorlice. Tra vari edifici qui raggruppati ci sono le case contadine, le stalle, il granaio, l’officina del fabbro, l’oleificio, il mulino a vento, la casa del tessitore o il forno per la ceramica.

La maggioranza degli edifici risale al XIX secolo e sono dotati dell’attrezzatura originale. Sulla superficie di circa 2 ettari vi sono 15 edifici. Nelle sue vicinanze si trova una casa borghese spostata da Gorlice, la casa padronale settecentesca.

Di fronte sorge il maniero cinquecentesco - castello della famiglia Gładysz ex sede della famiglia. Quasi tutti gli edifici, le case sono originali: sono state spostate dai paesi in cui si trovavano precedentemente. Qui nel museo etnografico gli esperti hanno provveduto alla loro conservazione e ristrutturazione. Solo la croce e il forno da ceramica non sono originari, sono stati ricostruiti.

Durante il periodo estivo hanno luogo varie manifestazioni folcrolistiche all'aperto che rappresentano le tradizioni rurali e mestieri dimenticati (tessitura, lavoro di fabbro, ceramica, fabbricazione di botti), artigianato, tessitura artigianale, arte popolare, lavori quotidiani di una volta. Sono qui organizzate mostre del lavoro degli artigiani che coltivano le antiche tradizioni.

Il museo fa parte del Centro di Edilizia Rurale che comprende anche il maniero fortificato di Gładysz in muratura risalente a al XVI secolo e una villa nobiliare portata da Gorlice. Inoltre la musica, canto non solo dei grupi etnici polacchi ma anche dei paesi stranieri (ungheresi, slovacchi, ucraini).


Dwór obronny Kasztel - il Maniero fortificato di Gładysz.

11 Kasztel

Nella valle del fiume Ropa, a 34 km da Nowy Sącz, si trova Szymbark. Qui possiamo vedere il castello fortificato di famiglia Gładysz, dimora nobiliare del XVI secolo.

Il Castello è un monumento di grande valore dell’architettura rinascimentale in Polonia. Fu costruito in due fasi: i lavori iniziarono della I metà del XVI sec. e vennero finiti 1585 nel periodo 1585-1590. Non è noto il nome dell'architetto o costruttore. Nella seconda fase la sagoma della costruzione divenne più ornamentale.

La casa padronale è costruita su una pianta rettangolare , misura 20-13 metri. La struttura dispone di quattro torri angolari che al culmine di piani si estendono oltre la facciata del muro , appoggiato su console di pietra . L'edificio ha tre piani : seminterrato , piano terra e primo piano.

E’ un Castello di carattere rappresentativo, residenziale e difensivo .


Szlak Architektury Drewnianej.

Nella zona sud della Polonia sono numerose le chiese cristiane e ortodosse in legno, alcune di queste sono divenute ufficialmente Patrimonio dell’Umanità.

Il percorso di Architettura in legno

La chiesa barocca di S.Michele Arcangelo di Szalowa, 253 edifici in legno storici più importanti e interessanti costituiscono il percorso di Architettura in legno in Malopolska. Il percorso comprende delle chiese pittoresche, delle belle chiese ortodosse, dei campanili, delle antiche residenze signorili polacche e ville di legno nonchè i musei etnografici all'aperto appartenenti alla preziosissima cultura popolare.

Il percorso di Architettura in legno è stato istituito nel 2001 su iniziativa della Regione Malopolska. Dopo aver sviluppato il concetto del percorso e in seguito agli accordi sulla collaborazione con le province vicine, negli anni 2001-2003 tutti gli edifici sono stati descriitti e segnati in modo tale da poter essere facilmente raggiungibli.

La chiesa barocca di S.Michele Arcangelo di Szalowa è un ottimo esempio delle tendenze architettoniche barocche nelle chiese di legno polacche del XVIII secolo, quando si cercò di applicare il concetto di architettura sacra caratteristica per le chiese in pietra nell'ottica dei modelli esistenti in Polonia. La chiesa è stata costruita nel 1736 o 1739 anni grazie al proprietario del villaggio di Christopher Jordan e il parroco locale Wojciech Stefanowski. La chiesa è recintata con il muro ovale di mattoni intonacato del XIX secolo. All'interno del recinto c'è una cappella in mattoni del 1739, e il campanile in mattoni - periodo successivo. La chiesa è stata iscritta nel registro dei monumenti al n. KS.A. 553 dicembre 353/30.

La produzione di untume.

Una delle più interessanti località dei Beschidi Bassi è Łosie, famosa per la produzione di untume. L’esposizione ricorda al giorno d’oggi la cultura dei Lemchi e in particolare gli spostamenti dei produttori dell’untume, il quale veniva utilizzato principalmente per la lubrificazione di autoveicoli con le assi di legno. Esso è stato ottenuto per distillazione secca degli scarti di pino.

20 MaziarstwoDalla metà del XIX secolo, con lo sviluppo dell'industria petrolifera in Podkarpacie, gli abitanti di Łosie hanno iniziato a commercializzare gli olii e lubrificanti tecnici come derivati del petrolio. Fino alla seconda guerra mondiale questo mestiere è stato la principale fonte di sostentamento della maggior parte degli uomini di questo paese. C'erano due categorie di produttori e commercianti di untume: commercianti ambulanti, che si spostavano a piedi nei paesi adiacenti, e coloro che viaggiavano a lunghe distanze con degli speciali carri pesanti. Viaggiavano fino ai Carpazi, in Russia, in Ucraina. Si spostavano conforme situazione politica. Dopo la II guerra mondiale il mestiere comincia a indebolirsi, gli anni 60 segnarono la fine di questa attività. Il 31 ottobre 2009 nella località Łosie è stata aperta una nuova struttura museale riguardante il tema di questa tradizione.

I Lemko.

I Lemko, o come si definiscono loro stessi Rusynu o Rusnaky, sono una popolazione di origine ucraina che però vive in Polonia da moltissimo tempo e che al giorno d’oggi ha raggiunto le 60.000 unità. L’origine di questo nome è una combinazione della parola LEM che significa “solamente”.

La regione in cui vivono è chiamata Lemkovyna ed è situata nella parte ovest dei monti Carpazi, dove furono deportati in seguito all’”Operazione Vistola” del 1947. Si trattò di una deportazione forzata di tutti gli ucraini (compresi i Lemko) dalla parte orientale della Polonia verso la parte nord-occidentale del paese, che oggi appartiene alla Germania, e l’insediamento avvenne attraverso regole molto rigide: per esempio furono sistemati nelle aree periferiche situate a 50 km dal confine, lontano dalle arterie stradali più importanti.

Pur in questa situazione, la minoranza dei Lemko ha sempre coltivato e tramandato la propria cultura e identità. Basti pensare che i Lemko hanno due gruppi folkloristici di canto e ballo chiamati "Kyczera" e "Lemkovyna", e pubblicano anche delle riviste culturali. Ogni anno due grandi festival nominati "Lemkos’ Vatra" vengono organizzati assieme ad altri eventi culturali.

I lemko (in lingua ucraina: Лeмки, in ruteno: Лeмкы, traslitterato in Lemky) o come si definiscono loro stessi Rusynu o Rusnaky (in ucraino: Руснаки, in lingua rusyn: Руснакы, traslitterato Rusnaky) sono una popolazione e gruppo etno-linguistico di origine ucraina diffusa nelle aree carpatiche della Polonia. La loro lingua è stata classificata in maniera varia: a volte è classificata come dialetto dell'ucraino, a volte come dialetto del ruteno, altre ancora come dialetto della lingua slovacca e ancora come lingua a sé stante. Ciò che rimane appurato è che esiste un certo grado di mutua intelligibilità tra Lemko e Ucraino.

Attualmente la comunità lemko é quindi divisa in due comunità etno-linguistiche assai diverse: Lemko di orientamento ucraino Lemko Karpatho-Rusyn, definiti anche lemko carpato-russi. Gli appartenenti al primo gruppo, i lemko ucraini, si considerano come gruppo etnico strettamente correlato all'Ucraina e parlano un dialetto molto affine all'ucraino mentre i secondi, i carpato-ruteni, sono molto più legati alle loro tradizioni e alla lingua lemko.